Sapienza 13:10Non ci sono versetti che hanno questo riferimento. | Sapienza 13:10Infelici sono coloro le cui speranze sono in cose morte e che chiamarono dèi i lavori di mani d'uomo, oro e argento lavorati con arte, e immagini di animali, oppure una pietra inutile, opera di mano antica.
| Sapienza 13:10Non ci sono versetti che hanno questo riferimento. | Sapienza 13:10Non ci sono versetti che hanno questo riferimento. | Sapienza 13:10Non ci sono versetti che hanno questo riferimento. La Parola è Vita Copyright © 1981, 1994 di Biblica, Inc.® Usato con permesso. Tutti i diritti riservati in tutto il mondo. | Sapienza 13:10Non ci sono versetti che hanno questo riferimento. | Sapienza 13:10Il culto degli idoli Ma infelici sono e su cose morte fondan le loro speranze, quel che chiaman dèi le opere delle mani degli uomini, l'oro e l'argento lavorati con arte e raffiguranti animali, o un inutile sasso, opera di mano antica. | Sapienza 13:10Stoltezza di chi adora gl'idoli Ma sciagurati, colla speranza in cose morte, son quelli che danno il nome di dèi agli oggetti fatti dall'uomo, all'oro, all'argento lavorato con arte, a ritratti d'animali, ad un vil sasso opera d'antica mano. | Sapienza 13:10Ma sgraziatissimi sono, e la loro speranza hanno in cose morte coloro, che danno il nome di dei alle opere delle mani degli uomini, all'oro, all'argento lavorato con arte, e alle immagini di animali, o ad un vil sasso, opera di antica mano. | Sapienza 13:10Non ci sono versetti che hanno questo riferimento. |